martedì 28 febbraio 2012

SPORTMAX

Sabato mattina la sveglia è suonata alle 11.00, e a dire il vero, non è nemmeno poi un brutto orario, se però considerate la mia serata al Club haus 80's da cui son tornata in condizioni pessime, all'orario in cui a casa mia all'epoca del pollo ai ferri, cantava il gallo, allora capirete perchè non sia proprio freschissima in queste foto. Fatto sta che alle 12.30 ero precisamente in ritardo alla sfilata Sportmax, con un ciuffo di capelli che faceva le bizze perchè inavvertitamente ci avevo fatto finire sopra del dentifricio.


Comunque anche se spiacevolmente profumavo di Colgate Tartar Control, c'era chi stava peggio di me... ed è proprio per questo che io questa donna la amo.



Sportmax mi ha stupito piacevolmente portando in passerella una collezione innovativa in termini di materiali e linee: tessuti armaturati e combinazioni di materiali in 3D, come matelassé techno, nylon trapuntati, ricami imbottiti o preziosi jacquard, un mix di futuristici patchwork, inserti impunturati e fantasie geometriche, spalle sagomate, il tutto a ricordare vagamente lo stile delle arti marziali, come infatti fanno i maxi gilet di pelle chiusi da cinture judo.





Io per l'occasione accecata dal sonno ho scelto di fare un trucco rosa fluo in pendant col calzino che andasse a invadere palpebra e tempia, poco male se per strada qualcuno guardava storto.. a Milano contemporaneamente alla Fashion Week sfilava il carnevale, potevo sempre avvalermi alla facoltà di tessermi travestita da Jam e le Ologram.







lunedì 27 febbraio 2012

ICEBERG

La sfilata Iceberg è quella che mi è piaciuta di più, in primis perchè son entrata senza aver l'invito, e questo è un valore aggiunto mica da poco, in secondo luogo perchè avendo scoperto il flash e essendo seduta davanti son riuscita a fare delle foto niente male.
 A proposito di questo, ero un po' indecisa se optare per un profilo da figa o se fare outing in merito alla mia partecipazione a questa sfilata. Poi ho pensato che le bugie a fin di bene si dicono solo ad amiche convinte di star bene con abiti troppo stretti e fidanzati ecessivamente gelosi, per cui ho deciso per la verità. Arrivata con due piedi gonfi come zampogne davanti all'entrata ho origliato spudoratamente la conversazione di Filippo Fiora il quale aveva deciso di battere in ritirata, per cui, al grido di battaglia tutto veneto "bocca sarà no ciapa mussati" (alias: tenedo la bocca chiusa nulla si guadagna) mi son fiondata ad elemosinare il suo invito altrimenti inutilizzato. Ed in tempo di crisi mica agevoleremo gli sprechi no?! Di questo gli sarò riconoscente a vita.


Nero e blu i colori dominanti, pelle lana e pelliccia, il tutto completato da immancabili bottoni dorati. Da subito mi son innamorata dei pantaloni stretti sul fondo quasi a coprire le scarpe, dei capi spalla in lana con i colli di pelliccia, e delle linee delle giacche, un po' meno mi son piaciuti gli abiti ricoperti di lustrini e paillettes, sia perchè il sequin dress di per se non mi piace, sia perchè ho trovato la fantasia della stampa già vista!











Fotografatissima questa deliziosa ragazza che sotto la gonna portava un paio di scarpe (jimmy choo) che noi figlie di sex and the city ricordiamo benissimo!


Le modelle per le vie di Milano si riconoscono subito sia per il livello di "figaggine" imbarazzante, sia perchè se le fotografi mentre si dimenano ululando vengon bene comunque, sia perche sono rigorosamente già total black addicted.


Costume National

Potevo mica farmi scappare la MFW...che poi abbreviato fa tanto snob, fatto sta che venerdì son partita in direzione Milano armata di pochi inviti ma buoni, e la speranza di potermi imbucare qualora lo volessi anche alle sfilate in cui nessuno si era premurato di invitarmi, perchè la buona volontà va premiata!
Presso il Castello Sforzesco alle 14.30 una bolgia di colorati ospiti attendeva di entrare alla sfilata di Costume National, cosa che dura più o meno un quarto d'ora, il tempo in cui affrettate modelle dalla gamba chilometrica con quattro balzi facciano il loro lavoro e tutti i partecipanti abbiano l'occasione di mettersi in mostra davanti a qualcuno dei mille obbiettivi appostati davanti ai luoghi d'interesse per catturare le tendenze. Detta così è professionale, altrimenti c'è il sunto, che le mie orecchie han captato, fatto da una signora di nero vestita che prima di entrare ha sentenziato "qua più ti vesti da carnevale piu ti fotografano".
I dieci minuti di notorietà li ho avuti pure io, solo che a mio modesto parere non penso di averli saputi utilizzare al meglio. Intervistata da Fashion Tv, obbligatoriamente in inglese, of course, non ho idea di cos'ho detto, ricordo vagamente un "I'm so excited" ripetuto per ben due volte..lo sapevo pronunciare bene "excited" e volevo fosse chiaro il concetto.






Il brand C'N'C' che ha portato in passerella la sua collezione femminile pret a porter per il prossimo autunno/inverno 2012/13, ha visto in prima fila Emma reduce dalla vittoria Sanremese che aveva calcato il palco proprio vestendo il brand diretto da Ennio Capasa.
In contrasto coi colori degli abiti dei partecipanti che ai primi raggi di sole han riesumato il guardaroba estivo, le modelle portavano invece outfit total black, pervalentemente in pelle e materiali lucidi, confermando che se l'estate ci vorrà fluo, l'inverno smorzerà decisamente i toni. 






Unica pecca della giornata il flash della mia macchinetta fotografica nuova... vabbe "mia"... in prestito ecco. Non riuscendolo a trovare son dovuta andare a chiedere a svariati fotografi presenti in sala. Della serie "mi scusi lei.. saprebbe mica trovare il flash????". Così Anna Dello Russo è venuta opaca, ma secondo me le ho fatto un piacere, dopotutto si vedono meno le rughe...sue e mie!